Un film da oscar riporta in primo piano le problematiche legate all’udito.
Può la sordità far ritrovare il senso della propria indipendenza? Il film “Sound of metal” riporta alla ribalta il tema della sordità dell’acufene e di tutte le problematiche legate all’udito. Il suono metallico è quello che risuona nelle orecchie del protagonista, un batterista al primo utilizzo di un apparecchio acustico.
Il film, con 4 nomination e 2 Oscar (miglior montaggio e miglior sonoro), ha ricevuto inoltre molti riconoscimenti tra cui 2 premi e 2 nomination ai BAFTA, una nomination ai Golden Globe e una ai SAG Awards.
Il giovane protagonista vive la notizia della sua progressiva perdita dell’udito molto duramente anche perché musicista di un duo metal. La musica è per lui non solo una necessità vitale, ma anche passione e lavoro.
La storia di Sound of Metal è ispirata alla personale esperienza come batterista del regista e sceneggiatore statunitense Derek Cianfrance. Il percorso personale che vive il protagonista del film rende la trama non solo avvincente, ma ricca di spunti di riflessione e rilancio delle tematiche legate a udito e inclusione. Una trama ricca di personaggi e occasioni di riflessione sui modi diversi di affrontare l’impatto con la disabilità.
Ruben, il protagonista, attraverso le diverse vicende che vive e le persone con cui si confronta, arriva a maturare una propria visione della vita e della disabilità.
La disabilità nel cinema non è una novità e ogni pellicola offre agli spettatori la possibilità di avvicinarsi a un aspetto diverso e soprattutto con una ispirazione specifica. La pellicola, i suoi personaggi, le proposte, le occasioni e le tematiche trattate invitano lo spettatore a riflettere su realtà che sono molto comuni.
I problemi legati all’udito, sono molti, diversi e allo stesso tempo personali. Tanti e differenti come i molti ausili che oggi sono a disposizione per supportare problemi di udito più o meno gravi. Ausili e apparecchi sempre più all’avanguardia, in grado di ridare libertà, ma la prima libertà è quella della persona che deve sentirla in se stessa.