Cadute in casa e fuori casa: prestiamo particolare attenzione!
Ma quali possono essere le cause delle cadute nella popolazione anziana?
“I fattori che aumentano il rischio di caduta – risponde prof. Evaristo Ettorre, geriatra dell’Umberto I – sono dovuti solitamente a cause relative all’ambiente e a fattori relativi alla persona, ovvero individuali. Tra le concause ricordiamo i pavimenti bagnati e scivolosi, i tappeti, i fili elettrici, le scale ripide senza mancorrenti, i gradini sconnessi, i letti troppo alti o eccessivamente bassi, la scarsa illuminazione, i bagni inadeguati. Tra i fattori individuali, invece, le patologie o comorbidità tipiche del soggetto anziano, quali alterazioni dell’andatura, instabilità posturale, riduzione della vista, riduzione dell’udito, patologie cardiache, sincopi, calzature inadeguate, protesi e ausili non idonei, farmaci. Le cause più frequenti di caduta quindi – secondo il nostro parere – sono quelle ambientali, seguite da disturbi della marcia e dell’equilibrio”.
Ma quanto è frequente la morte dovuta a una caduta?
“Le cadute di per sé sono la quinta causa di morte negli anziani. L’incidente spesso innesca scompensi a cascata (focolai bronco‑pneumonici, decubiti, incidenti vascolari quali trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP), sindrome da immobilizzazione) che sono, in ultima analisi, i responsabili dell’exitus”.
Come si possono dunque prevenire le fratture nell’anziano?
“Le fratture sono presenti, nel 10% dei casi circa, come conseguenza di una caduta. L’anziano, a causa di una maggiore fragilità ossea, è maggiormente a rischio di fratture, specie a livello del femore. Queste costituiscono un grave problema sanitario nei Paesi industrializzati.
La prevenzione delle cadute dunque è la migliore terapia possibile:
- bisogna agire cercando di modificare i fattori di rischio (ambientali ed individuali),
- spronare l’anziano ad esporsi alla luce solare (ciò aiuta a garantire livelli adeguati di Vitamina D),
- fare attività fisica (quando possibile, per un miglioramento delle capacità cardiovascolari),
- passeggiare almeno per 20 minuti al giorno e mangiare in modo sano (attenendosi in particolar modo alla dieta mediterranea)”.
Quali sono allora i consigli pratici da raccomandare?
“Bastano semplici accorgimenti rivolti soprattutto alle piccole cose della vita quotidiana, come usare un bastone adatto alla propria altezza, anche un quadripode o una stampella non alzarsi mai velocemente dal letto, indossare scarpe adatte con suole non scivolose, non salire su sgabelli o sedie, limitare l’assunzione di alcool, evitare percorsi al buio illuminando adeguatamente la casa, non lasciare cavi elettrici sui pavimenti o tappeti scivolosi. Per strada bisogna fare attenzione a scalini, rampe, scale mobili, superfici irregolari. Ne segue, quindi, che il primo elemento di una significativa prevenzione è la conoscenza degli eventi da modificare o eliminare”.