Rischio decubito: valutarlo con la scala di Braden

Rischio decubito: valutarlo con la scala di Braden

6 campanelli di allarme per prevenire le lesioni cutanee nei pazienti allettati

La valutazione del rischio di decubito al fine di prevenire la formazione di piaghe e lesioni può essere fatta basandosi sulla scala di Braden. Alcuni fattori, iterati nel tempo, favoriscono il formarsi di piaghe dovute alla pressione sulla pelle. Riuscire a valutarli correttamente può permetterci di evitare danni futuri.

La Scala di Braden: 6 fattori di rischio

Si tratta di parametri di valutazione oggettiva della normale vita della persona costretta a letto per lunghi periodi o in modo definitivo.

Per questa ragione vanno rivisti una volta alla settimana per rispondere il più possibile alla situazione effettiva del malato, anziano o disabile.

  • Percezione sensoriale: capacità di rispondere al disagio dettato dalla compressione;
  • Umidità della pelle: sudorazione, umidità legata alla eventuale incontinenza urinaria e/o fecale;
  • Attività motoria: livello di attività fisica;
  • Mobilità:  capacità di controllo e modifica della posizione del corpo;
  • Nutrizione: è fondamentale un adeguato apporto di calorie, proteine, vitamine e minerali per contrastare l’insorgere di nuove lesioni;
  • Frizione e scivolamento: la forza d’attrito che si crea con la superficie e anche con la biancheria può accelerare l’insorgenza di lesioni da decubito.

Ogni fattore di rischio ha delle variabili di intensità a cui viene attribuito un punteggio che va da 1 a 4, e da 1 a 3 per il fattore “frizione e scivolamento”.

Ma come interpretare i risultati?

Minore è il valore ottenuto dalla somma dei rischi indicati dalla Scala di Braden, maggiore è il rischio di insorgenza di lesioni da decubito.

Se il punteggio è:

  • 6 = rischio alto
  • 23 =  rischio basso
  • 16 = situazione di rischio 
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