Come e per quanto indossare le calze antitrombo dopo un intervento

Le calze antitrombo, conosciute anche come calze compressive o calze elastiche, sono progettate per prevenire la formazione di trombosi venosa profonda (TVP). Servono soprattutto alle persone che hanno subito interventi chirurgici o che sono a riposo prolungato. Queste calze esercitano una pressione graduata sulle gambe, migliorando la circolazione del sangue e riducendo il rischio che si formino coaguli. La pressione che deve risultare maggiore alla caviglia va progressivamente diminuendo a mano a mano che la calza sale verso il ginocchio e la coscia. In questo articolo facciamo luce su alcuni dubbi più comuni, scopriamo come e quando si indossano, quali modelli utilizzare e anche quando si possono togliere le calze antitrombo dopo l’intervento.

Quando si possono togliere le calze antitrombo

Prima ancora di chiedersi come funzionano e come si usano, la prima domanda che ci si fa in questi casi è: quando potrò togliere le calze antitrombo dopo l’intervento? La risposta non è mai una sola, perché i tempi di recupero variano in base a diversi fattori.

Dopo un intervento chirurgico, di solito i medici raccomandano di indossare le calze antitrombo continuamente, giorno e notte, almeno per le prime tre settimane, sebbene il periodo possa variare a seconda del tipo di chirurgia, del rischio individuale di formazione di coaguli e delle raccomandazioni specifiche del chirurgo. In alcuni casi, per interventi meno invasivi o per pazienti a basso rischio, potrebbe essere sufficiente un periodo più breve.

Al contrario, quando si affrontano interventi importanti come la sostituzione dell’anca, può essere necessario attendere anche un mese e mezzo prima di poter togliere le calze antitrombo, tutto dipende dalla quantità di tempo post-intervento necessario per recuperare la mobilità e ridurre i rischi di complicazioni. La decisione su quanto a lungo indossare le calze antitrombo va dunque presa in base alla prescrizione del medico, che valuterà i fattori di rischio individuali e le specifiche del caso chirurgico.

Come funzionano le calze antitrombo?

Le calze antitrombo sono consigliate dopo vari tipi di interventi chirurgici, specialmente in quelli che aumentano il rischio di trombosi.  Siccome sono dispositivi di compressione che servono per migliorare la circolazione del sangue, ridurre il gonfiore e minimizzare il rischio di coaguli di sangue, si indossano soprattutto a seguito di interventi ortopedici importanti come la protesi dell’anca o del ginocchio, ma possono essere raccomandate anche dopo un parto cesareo o un intervento al menisco.

Il meccanismo di azione delle calze antitrombo è semplice: queste calze elastiche sono realizzate con una compressione controllata e graduata che aiuta a spingere il sangue verso l’alto, facilitando il ritorno del sangue al cuore. La compressione riduce anche il diametro delle vene, il che incrementa la velocità del flusso sanguigno e riduce la possibilità che i globuli rossi si aggreghino per formare un trombo. Sono un ausilio prezioso per migliorare la circolazione del sangue anche nei pazienti allettati che sono a rischio di trombosi venosa profonda, specialmente dopo interventi chirurgici o durante periodi prolungati di immobilità.

Quali sono le diverse tipologie di calze antitrombo

Esistono diverse tipologie di calze antitrombo, classificate principalmente in base alla lunghezza e al livello di compressione.

  • Lunghezza – Le calze possono variare da modelli a gambaletto che quindi coprono solo fino al polpaccio, a calze che arrivano fino alla coscia o addirittura alla vita, a seconda delle esigenze specifiche del paziente.
  • Livello di compressione – La compressione delle calze viene misurata in mmHg e può variare da leggera a molto forte. Le calze a compressione leggera sono spesso utilizzate per prevenire la stanchezza e il gonfiore delle gambe, mentre quelle a compressione più elevata sono raccomandate per i pazienti con maggiori rischi di TVP.

Chi deve decidere quale tipo di calza antitrombo bisogna indossare è il medico. In base allo stato di salute del paziente e al tipo di intervento chirurgico effettuato, lo specialista può identificare con estrema certezza qual è il tipo di calza antitrombo appropriata alle condizioni di salute del suo paziente e per quanto tempo va indossata dopo l’intervento chirurgico. Non bisogna mai fare di testa propria. L’uso corretto di queste calze è cruciale per assicurare il massimo beneficio e prevenire complicazioni.

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