Presbiopia e invecchiamento

Con l’invecchiamento la vista può subire dei cali e andare incontro a condizioni croniche come la presbiopia, ovvero la difficoltà a vedere da vicino. La causa della presbiopia è l’incapacità del cristallino di contrarsi e di mettere a fuoco correttamente l’immagine. Colpisce sia uomini che donne, principalmente dopo i 40 anni di età, assumendo un peggioramento progressivo. Se precoce, può essere concomitante con altre patologie, quali il diabete, difficoltà cardiocircolatorie o sclerosi multipla.

Quali sono i segni più evidenti e come correggere la presbiopia?

Chi è presbite si accorge ben presto di vedere da vicino in maniera annebbiata e sfocata. La messa a fuoco migliora allontanando dagli occhi il libro o il giornale che si sta leggendo.

La presbiopia non è preoccupante e si corregge facilmente con un semplice paio di occhiali. Anche se in commercio ne esistono moltissime tipologie premontate (in farmacia e negli ipermercati), è bene prima rivolgersi al proprio oculista per stabilire esattamente il numero di diottrie, che varia generalmente da 1 a 4. Ricordatevi di controllare che sulle lenti sia riportato il marchio CE, comprovante la conformità delle lenti agli standard di sicurezza in vigore.

Molto comode e funzionali sono le lenti bifocali, che possono essere acquistate in un negozio di ottica. Esse hanno una parte inferiore adatta per leggere da vicino e una superiore per la messa a fuoco della media distanza, nel caso la presbiopia si unisse anche alla miopia. Se la miopia fosse evidente, la soluzione ideale è la lente trifocale, specificatamente progettata per la visione in tre distanze differenti.

In alcuni soggetti, la presbiopia si associa con la miopia. Se si è intenzionati a eliminare la miopia chirurgicamente, è bene tenere presente che, dopo i 40 anni, la presbiopia rimarrà comunque presente e si avrà dunque bisogno dell’ausilio degli occhiali. Al contrario, i miopi affetti da astigmatismo vedono abbastanza bene da vicino.

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