Novità a tre anni dalla emanazione della legge che sostiene i disabili che non abbiano più nessuno.
A quattro anni dalla emanazione della cosiddetta Legge sul Dopo di Noi sono previste alcune novità in materia di esenzioni d’imposta, trust e requisiti per le assunzioni. Queste novità vanno ad ampliare le disposizioni contenute nella Legge 112/2016 entrata in vigore il 25 giugno 2016 che legifera in favore dei disabili gravi che rimangono privi di sostegno alla morte dei propri cari.
Legge sul dopo di noi, ancora poco conosciuta
Quella sul Dopo di Noi è una legge non ancora molto conosciuta che però dispone alcune tutele importanti a difesa di persone con invalidità grave che si trovano senza i loro cari. È la situazione temuta da tutti i genitori o parenti di disabili gravi: non sapere chi e soprattutto come si provvederà al loro bene, alla loro cura, ai loro interessi, al loro inserimento o permanenza nella società e nel mondo del lavoro.
Approvata in via definitiva nel giugno 2016, quella sul Dopo di Noi era una legge attesa da decenni che si innesta su un lungo cammino giuridico e soprattutto culturale. Come si legge nell’articolo 1 «è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità» e per la prima volta ne riconosce specifiche tutele.
L’obiettivo della legge sul Dopo di Noi è garantire indipendenza alle persone disabili, consentendo loro, ad esempio, di continuare a vivere nella propria casa o in strutture gestite da associazioni, evitando così il ricorso all’assistenza sanitaria, spesso ancora lacunosa e non adeguata.
La Gestione 2019: 56 milioni di Euro
La Conferenza delle Regioni e Province Autonome ha gestito nel 2019 ben 56 milioni di euro, ottemperando l’importante raccomandazione al Governo di rendere strutturale il Fondo affinché realmente dia continuità ai progetti già attivati da parte di famiglie ed associazioni.
A ciascuna Regione viene attribuita una quota del Fondo calcolata in base al numero della popolazione regionale compresa nella fascia d’età 18-64 anni – sulla base dei dati ISTAT sulla popolazione residente.
REGIONE | QUOTA
Popolazione 18-64 anni |
QUOTA
Fondo Dopo di Noi |
Abruzzo | 2,2% | 1.124.200 Euro |
Basilicata | 1,0% | 511.000 Euro |
Calabria | 3,4% | 1.737.400 Euro |
Campania | 10,1% | 5.161.100 Euro |
Emilia-Romagna | 7,3% | 3.730.300 Euro |
Friuli Venezia Giulia | 2,0% | 1.022.000 Euro |
Lazio | 10,1% | 5.161.100 |
Liguria | 2,5% | 1.277.500 Euro |
Lombardia | 16,8% | 8.584.800 Euro |
Marche | 2,5% | 1.277.500 Euro |
Molise | 0,5% | 255.500 Euro |
Piemonte | 7,2% | 3.679.200 Euro |
Puglia | 6,9% | 3.525.900 Euro |
Sardegna | 2,9% | 1.481.900 Euro |
Sicilia | 8,6% | 4.394.600 Euro |
Toscana | 6,1% | 3.117.100 Euro |
Umbria | 1,5% | 766.500 Euro |
Valle d’Aosta | 0,2% | 102.200,00 Euro |
Veneto | 8,2% | 4.190.200 Euro |
Abruzzo | 2,2% | 1.124.200 Euro |
Sono confermate le agevolazioni fiscali previste dalla norma, cioè contratti a tutela dei disabili gravi, detrazioni sulle spese sostenute per sottoscrivere polizze assicurative, strumenti di tutela legale e sgravi o esenzioni sui trasferimenti di beni dopo la morte dei familiari.
Le Regioni, come da Legge 112/2016, verificano l’attuazione delle attività svolte, secondo i criteri stabiliti dal Ministero del lavoro.