In carta o vaschette, usiamo continuamente l’alluminio, ma spesso è opportuno trovare alternative.
Paragonato al vetro per comodità, sicurezza e potenzialità di riciclo, è in realtà il Ministero della Salute a mettere in guardia sul suo migliore e corretto utilizzo. Vediamo quindi in che misura fare attenzione in cucina nell’utilizzare l’alluminio.
Studi recenti hanno dimostrato che l’alluminio è suscettibile di passaggio a contatto con cibi acidi e salati. Sarebbe quindi prudente evitarlo per conservare alimenti destinati a bambini, donne in gravidanza, persone con problemi renali.
Alluminio e Sicurezza Alimentare: cosa dice l’Efsa
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha reso note le quantità massime tollerabili dall’organismo umano a seconda di peso ed età. L’alluminio non è quindi un materiale da criminalizzare, ma da utilizzare in modo corretto.
La dose massima tollerabile è di 1 mg per ogni kg di peso corporeo. Indicativamente quindi:
- bambini di 20 kg di peso – 20 mg
- adulti di 70 kg di peso – 70 mg
L’Autorità suggerisce quindi prudenza, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo quotidiano. L’Alluminio, con la pellicola e la plastica, è infatti un materiale praticissimo e utilizzatissimo in cucina per conservare i cibi.
Con quali cibi usare prudenza
Non si tratta certo di bandire l’utilizzo dell’alluminio per avvolgere o contenere i cibi, ma di fare attenzione ai cibi che vogliamo conservare e alle modalità di conservazione. Gli studi hanno infatti evidenziato che le problematiche di migrazione nell’organismo umano avvengono con particolari alimenti e particolari condizioni, come sale e alte temperature.
Infatti le specifiche istruzioni dovrebbero essere riportate sulle etichette dei prodotti in commercio.
- Non adatto al contatto con alimenti molto acidi o molto salati
- Destinato al contatto con alimenti da conservare a temperature refrigerate
- Idoneo al contatto con alimenti da conservare a temperature non refrigerate per non più di 24 ore
- Idoneo al contatto per più di 24 ore a temperatura ambiente solo per: zucchero, prodotti di panetteria, prodotti di pasticceria se la farcitura non è a contatto con l’alluminio, legumi secchi e cereali, frutta e ortaggi essiccati, cioccolato e cacao, caffè, spezie, erbe essiccate per tisane e infusi.