L’incontinenza urinaria è una condizione che consiste nella perdita involontaria di urina. I soggetti maggiormente a rischio sono gli anziani, specie se di sesso maschile e con disfunzioni della prostata.
Tipologie di incontinenza
Vi sono diverse tipologie di incontinenza urinaria, che si suddividono in base alla causa scatenante:
- da sforzo: tipica delle donne dopo la gravidanza, non è grave e generalmente è transitoria
- funzionale: in questo caso, la causa è da associare ad una patologia cronica
- da urgenza: il soggetto, a causa dell’irrigidimento o della contrazione ripetuta ed involontaria della vescica, è costretto ad urinare frequentemente e poco (solo qualche goccia) durante l’arco delle 24 ore
- da rigurgito: si manifesta con piccole perdite urinarie costanti, dovute all’eccessivo riempimento della vescica
- riflessa: il soggetto, dopo un intervento chirurgico o una lesione della vescica, non percepisce più lo stimolo ad urinare
- doppia: con questo termine, si intende l’incontinenza sia urinaria che fecale
Cause e soluzioni
Le cause di questo disturbo sono varie. Se interessa le donne, può essere una conseguenza dei delicati mutamenti ormonali della menopausa femminile. In genere, gli uomini presentano un quadro più o meno grave di incontinenza, in seguito ad un ingrossamento della prostata. Altre spiegazioni possibili, per entrambi i sessi, possono essere legate a cistiti trascurate, calcolosi, prolassi della vescica, danni neurofisiologici e patologie degenerative quali l’Alzheimer e il morbo di Parkinson.
Specie se non funzionale e non causata da danni neurologici, l’incontinenza può essere prevenuta e curata in maniera ottimale. La prima regola è idratare a sufficienza l’organismo, bevendo almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Essenziale è l’esercizio fisico, che contribuisce a mantenere stabile il peso. Specie per le donne, si rivelano molto utili gli esercizi specifici per il rafforzamento del pavimento pelvico.
Tuttavia, se l’incontinenza è cronica, si dovrà ricorrere a degli ausili specifici. I più comodi sono i presidi assorbenti, sicuramente diversi dai pannoloni che si utilizzavano fino a qualche decennio fa. I modelli più recenti sono comodi, anallergici e praticamente invisibili. Nei quadri più seri, viene consigliato un catetere. In ogni caso, ci si deve prendere cura dell’idratazione e della protezione della pelle (con l’applicazione di creme e lozioni specifiche), che nelle zone genitali è più soggetta a irritazioni ed arrossamenti.