Site icon Blog – Ausilium.it

Invecchiamento: quando inizia e come conviverci

a che età inizia il decadimento fisico

L’invecchiamento è un processo biologico naturale e inevitabile che riguarda ogni essere vivente. Si tratta di una fase normale durante la quale l’organismo va incontro a un progressivo decadimento delle funzioni fisiologiche e delle prestazioni fisiche. C’è chi comincia a preoccuparsene fin troppo presto in maniera quasi ossessiva e chi invece spesso gli effetti dell’invecchiamento fino a quando ormai è tardi per rallentare gli effetti del decadimento fisico. La strada migliore è, come sempre, quella che sta nel mezzo.

A che età inizia il decadimento fisico

Il decadimento fisico inizia generalmente intorno ai 50-60 anni, anche se può variare da persona a persona in base a fattori genetici e stile di vita. Già a partire dai 30 anni si verifica una graduale perdita di massa muscolare e una riduzione del metabolismo basale. Però, è tra i 50 e i 60 anni che i segni del declino fisico diventano più evidenti.

In questo periodo si osservano i primi cambiamenti nella forza, nell’equilibrio e nella resistenza. La densità ossea diminuisce, rendendo le ossa più fragili e soggette a fratture e la flessibilità articolare si riduce, causando rigidità e minor range di movimento.

Perché scegliere l’invecchiamento attivo

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’invecchiamento attivo come il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza al fine di migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano. Secondo l’OMS, l’invecchiamento attivo consente alle persone di realizzare il loro potenziale per il benessere fisico, sociale e mentale lungo tutto l’arco della vita e di prendere parte attiva nella società, fornendo al contempo protezione, sicurezza e cure adeguate nel momento in cui ne hanno bisogno.

Come contrastare il decadimento fisico e psichico

Invecchiare attivamente significa quindi mantenere uno stile di vita sano e dinamico anche dopo il pensionamento, partecipando alla vita della collettività e sentendosi più realizzati nello svolgere attività significative. Ciò può concretizzarsi in vari modi, ad esempio continuando a lavorare finché possibile, svolgendo attività di volontariato, coltivando relazioni sociali e affettive, dedicandosi a hobby e interessi, prendendosi cura di sé stessi e dei propri cari.

I benefici dell’invecchiamento attivo sono molteplici, sia a livello individuale che sociale. Invecchiare in modo attivo genera importanti vantaggi in termini di salute fisica, benessere psicologico e percezione di una maggiore qualità e soddisfazione della vita. A livello di società, promuovere l’invecchiamento attivo può contribuire a risolvere alcune criticità legate all’invecchiamento della popolazione.

Prendersi cura di sé per invecchiare bene

Invecchiare bene è un percorso che dura tutta la vita, fatto di piccole scelte quotidiane che, sommate nel tempo, fanno una grande differenza per la salute e il benessere negli anni. Prendersi cura di sé con costanza e gentilezza, dedicando attenzione anche all’aspetto esteriore, è il miglior investimento che possiamo fare per goderci una vecchiaia in salute e serenità.

Infine, sottoporsi a controlli medici regolari, gestire eventuali condizioni croniche e utilizzare consapevolmente farmaci e integratori permette di monitorare il proprio stato di salute e intervenire prontamente se necessario.

Exit mobile version