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Alzheimer: sintomi, fasi, aiuti

Alzheimer

Una giornata mondiale per sentirsi meno soli

Il morbo di Alzheimer è causa di una tipologia di demenza che provoca essenzialmente problemi con la memoria e il comportamento e colpisce oltre 35 milioni di persone nel mondo. I sintomi si sviluppano lentamente e peggiorano con il passare del tempo, arrivando a interferire o anche impedire con le attività quotidiane. Quando si notano i primi sintomi in realtà la malattia di Alzheimer ha già iniziato ad intaccare la normale attività delle cellule  cerebrali.

Sintomi e fasi. Al primo dubbio, verificare con lo specialista
Dimenticare nomi e appuntamenti
Perdere o non trovare oggetti in casa propria
Difficoltà nel programmare e mantenere una lista di impegni al lavoro o a casa
Confusione di tempi e luoghi
Capacità di giudizio o decisionale ridotta
Difficoltà nel parlare o nello scrivere parole ben conosciute
Cambiamenti di umore, confusione mentale, sospetti o ansie
I sintomi dell’Alzheimer non si manifestano tutti insieme e il decorso non è uguale per tutti i pazienti. È quindi importante prestare attenzione già alle sue prime fasi e recarsi da uno specialista o aiutare i nostri cari a farsi visitare tempestivamente.
All’inizio infatti si ha un declino cognitivo lieve che può essere comune ad una difficoltà legata all’età, come non ricordare nomi e parole conosciuti, di amici, parenti e oggetti che si hanno in casa. Successivamente si possono aggiungere difficoltà nell’organizzare le proprie azioni quotidiane e dimenticare informazioni appena lette o ricevute. In una fase intermedia, ma già piuttosto grave, chi soffre di Alzheimer confonde tempi e luoghi, non riesce a svolgere calcoli elementari, ha difficoltà anche a vestirsi e ha quindi già bisogno di aiuto per svolgere alcune attività.

Difficoltà quotidiane e ausili comuni
Nella fasi più gravi il malato di Alzheimer può vivere notevoli cambiamenti sia a livello cognitivo, sia fisico e necessita di aiuto costante. Cambiamenti di personalità, impossibilità a ricordare i nomi e persino i ruoli dei propri cari, impossibilità a ricordare lo svolgimento di azioni comuni di igiene e vita quotidiana, sono forse i sintomi più dolorosi per coloro che vivono accanto ad un malato di Alzheimer.

Nello stadio più avanzato, la malattia di Alzheimer rende impossibile svolgere un discorso logico e di avere padronanza del proprio corpo: fino a perdere la capacità di sedere o sorreggersi senza supporti, di camminare a causa dell’irrigidimento dei muscoli, e a mangiare a causa della difficoltà di deglutizione.
La giornata mondiale di sensibilizzazione sull’Alzheimer è stata istituita nel 1994 per stimolare la conoscenza del morbo, dei suoi sintomi, e aiutare malati e famigliari a sentirsi meno soli grazie al supporto di autorità sanitarie e società civili. Non esiste infatti oggi una cura per l’Alzheimer, ma è possibile alleviare e ritardare alcuni sintomi.

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